Traduzione in ebraico
Traduzioni in ebraico

Con l'espressione "lingua ebraica" si suole indicare sia l'ebraico biblico (o classico), sia l'ebraico moderno. Sebbene fra le due lingue vi siano delle difformità, esse vengono generalmente considerate come due stadi evolutivi diversi di una stessa lingua.
La prima fu quasi completamente abbandonata più di 2000 anni fa, rimanendo utilizzata nel tempo solo in ambito liturgico, letterario ed accademico. In Palestina fu sostituita come lingua parlata principalmente dall'aramaico.
In quanto agli ebrei della diaspora, le lingue da loro parlate (oltre a quelle del luogo dove si trovavano), sono state soprattutto due: l'yiddish e il ladino.
A partire dalla fine del 1800, si sviluppò il movimento sionista di risorgimento nazionale, e, parallelamente ad esso, iniziò anche l'attività volta a fare dell'ebraico la lingua parlata dalla comunità ebraica in terra d'Israele. Furono così creati nuovi vocaboli per i concetti legati alla vita moderna, che nell'ebraico classico ovviamente non esistevano. Il processo culminò con la proclamazione dello Stato di Israele nel 1948, del quale l'ebraico divenne lingua ufficiale.
Il passaggio da lingua liturgica scritta a lingua ufficiale parlata da tutti quotidianamente, costituisce un unicum nel panorama storico. Nonostante i fautori del processo abbiano affermato di aver continuato dal punto in cui l'ebraico classico era stato lasciato, l'ebraico contemporaneo ha risentito di molti fattori legati al percorso storico dell'ebraico classico, nonché dell'influenza di altre lingue fra cui l'yiddish, l'arabo, il russo e l'inglese.
All'inizio, gli ebrei ortodossi non accettarono l'idea di utilizzare la "lingua santa" per la vita di tutti i giorni, e, anche se la maggior parte di essi col tempo ha cambiato idea, esistono tuttora gruppi di ultraortodossi che continuano ad usare l'yiddish per comunicare.
All'estero le comunità ebraiche della diaspora continuano a parlare le lingue dei luoghi di residenza, ma gli ebrei che tornano alle origini e si trasferiscono in Israele, devono imparare questa lingua per potersi inserire.
La peculiarità dell'ebraico moderno è la funzione di lingua veicolare che assolve. Il numero di locutori non madrelingua è piuttosto alto (equivale grosso modo a quello dei madrelingua) e la lingua funge da ponte tra individui la cui lingua madre è un'altra.
L'ebraico, come già accennato, è la lingua ufficiale dello stato di Israele insieme all'arabo. Con circa 8 milioni di locutori, di cui 5 in Israele (corrispondenti al 95% della popolazione) e i restanti 3 sparsi nel mondo, l'ebraico è la settantasettesima lingua più parlata al mondo.
La lingua standard parlata dai locutori nativi è di fatto identica in tutte le parti di Israele. In pratica non esistono dialetti su base geografica.
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